MADE IN ITALY
Un rimedio possibile
COSA FARE
Il problema va affrontato in modo diverso, nessuno si sognerebbe mai di pagare una Ferrari quanto una FIAT 500, perchè la differenza risulta evidente e così, allo stesso modo, deve risultare evidente a chi non conosce le nostre trimillenarie tradizioni, la diversità qualitativa, che esiste tra i prodotti del MADE IN ITALY e "gli altri", imitazioni incluse.
MADE IN ITALY è un marchio commerciale, che indica, che un prodotto è completamente progettato, fabbricato e confezionato in Italia e secondo uno studio di mercato, realizzato dall'azienda KPMG, tale marchio risulta occupare la terza posizione mondiale per notorietà, dopo Coca Cola e Visa.
Se per Coca Cola e Visa, però, non esiste falsificazione, per il nostro, MADE IN ITALY, invece, questo problema, si presenta di estrema gravità, con danni rilevanti per l'economia, l'occupazione e l'immagine del nostro paese.
Su Google, nel 2013, sono cresciute del 12% le ricerche legate a prodotti del MADE IN ITALY .
La moda è la categoria più cercata, turismo e agroalimentare quelle che segnano la crescita più significativa.
Con l'intento di rivalorizzare la nostra cultura, l’arte, la cucina e l’artigianato, in una parola, l'ITALIAN STYLE, è nato il progetto “MADE IN ITALY: eccellenze in digitale” di Google, che col suo Cultural Institute, ha creato, in partnership col ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e a Unioncamere, il progetto MADE IN ITALY, una vetrina sul web, che vuole avvicinare, anche se in modo individuale e sgretolato, le imprese italiane alla rete e al suo grande potenziale economico e di export.